La leishmaniosi del cane è una malattia infettiva e contagiosa, causata dalla puntura dei pappataci.
Il periodo di maggiore pericolo per il cane è da Maggio a Ottobre. E sono poche ormai le aree che si possono dire “Leishmaniosi free”.
Nei luoghi caldi e umidi la probabilità di contagio è maggiore, ma la malattia si sta diffondendo anche nelle regioni vicino alle montagne. Si stima che la malattia possa interessare circa un milione e 200mila cani domestici.
Una volta che il cane si è infettato, il parassita non può più essere eliminato. Ecco perché è molto importante la prevenzione.
Ma sappiamo davvero cos’è la Leishmaniosi, come si contrae, come riconoscerla e quali sono i rischi sia per l’animale sia per l’uomo?
La Leishmaniosi canina è una malattia causata da Leishmania infantum, che viene trasmesso tramite la puntura del pappatacio (flebotomo).
Una volta infettato il cane rimane per sempre un “serbatoio” del parassita, anche se non presenta sintomi visibili: quando la malattia si sviluppa, può essere tenuta sotto controllo, ma non può guarire, proprio per questo la prevenzione è fondamentale.
E c’è di più: se la malattia non viene adeguatamente trattata, può diventare molto grave, fino a portare in alcuni casi alla morte del cane.
Il periodo di incubazione della leishmaniosi nel cane può variare da alcuni mesi ad anni. Una volta entrata nel sangue del cane, la leishmaniosi si manifesta prevalentemente in forma diffusa, coinvolgendo diversi organi.
Fra i disturbi nel cane, si possono osservare i seguenti sintomi:
- ingrossamento dei linfonodi che al tatto si presentano duri, mobili e generalmente non dolenti;
- problemi alla pelle, come dermatiti, alopecia, ulcerazioni, unghie spesse e deformi;
- disturbi agli occhi;
- pallore delle mucose (più raramente, le mucose possono assumere una colorazione rosso mattone, a causa della sofferenza del fegato e dei reni);
- perdita di peso, con o senza calo dell’appetito;
- fuoriuscita di sangue dalle narici;
- febbre;
- letargia.
Talvolta, la leishmaniosi nel cane può decorrere in forma asintomatica, fattore che ostacola una diagnosi veloce. Più rara è la forma acuta, che esordisce con febbre elevata, improvviso calo dell’appetito e abbattimento generale. In quest’ultimo caso, la prognosi è quasi sempre infausta.
I cani affetti da leishmaniosi sviluppano un processo infiammatorio a carico dei reni, che ne compromette la capacità filtrante. La progressione del danno, sul medio-lungo periodo, determina l’instaurarsi di insufficienza renale cronica: la più frequente causa di decesso dei soggetti malati.
È quindi importante parlare della malattia con il proprio veterinario, che valuterà caso per caso la protezione più idonea (ad esempio, una vaccinazione associata ad antiparassitari esterni che riducono il rischio di puntura) in base al luogo in cui si vive e quello in cui si andrà in vacanza.
E questo, a totale vantaggio del benessere del cane, che così potrà passeggiare al sicuro anche nelle ore serali in nostra compagnia, dal momento che gli insetti sono ad attività crepuscolare, cioè il rischio di puntura si osserva dal tramonto all’alba.
Per quanto riguarda la protezione è bene ricordare che i pappataci sono insetti molto piccoli, di appena 2-3 millimetri, ed è quindi consigliabile che le zanzariere e le reti protettive abbiano una maglia molto fitta.
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