Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è caratterizzato da pensieri, immagini o impulsi ricorrenti. Questi innescano ansia e “obbligano” la persona ad attuare azioni ripetitive per tranquillizzarsi.
I sintomi del disturbo ossessivo-compulsivo (DOC)
La persona che ne è affetta percepisce queste sensazioni come:
- Intrusive, “irrompono da sole” o sono indipendenti dal flusso di pensieri
- Fastidiose, c’è disagio per il contenuto o per la frequenza
- Prive di senso, irrazionali, esagerate o poco legate alla realtà.
Le compulsioni sono azioni mentali e/o comportamenti che si manifestano in risposta alle ossessioni e che ne rappresentano un tentativo di soluzione; di solito sono seguite da un senso sollievo dal disagio causato dalle ossessioni, seppure un sollievo solo temporaneo.
I pazienti ossessivi, proprio a causa del loro disturbo, spesso, non riescono a svolgere un’attività lavorativa o la realizzano in modo discontinuo o devono accontentarsi di mansioni a bassa responsabilità e inferiori alle loro capacità lavorative.
Il disturbo si riflette negativamente anche sulla qualità e la durata delle relazioni personali: il 50% dei pazienti non riesce a stabilizzare o a mantenere un rapporto di coppia.
La stima è che circa l’1.5% della popolazione ne soffra. Ciò significa che in Italia in questo momento circa 800.000 persone soffrono di DOC. Se si considera anche la popolazione tra i 15 ed i 18 anni, il dato aumenta fino al 3%.
Il numero di nuovi casi è massimo intorno ai 15-25 anni. Si tratta di giovani con una lunga aspettativa di vita e che rischiano di soffrire per gravi danni esistenziali e di creare costi prolungati per l’assistenza (il DOC tende a cronicizzarsi).
Si tratta dunque di un disturbo con conseguenze gravi sia a livello personale sia sociale le cui possibilità di cura psicologica e farmacologica sono notevolmente progredite. Anche se la percentuale dei pazienti che risponde alla terapia, il grado delle risposte e la riduzione delle ricadute sono ancora lontani dall’essere soddisfacenti.
Classificazione
Esistono diverse tipologie di DOC così riassumibili:
- Controllo: timori di aver fatto un errore, di aver danneggiato qualcosa/qualcuno, di aver dimenticato qualcosa (Ho chiuso il gas?)
- Contaminazione: timori di contrarre malattie con ricorso eccessivo ad operazioni di pulizia (Mi infetto toccando le maniglie)
- Ordine e simmetria: gli oggetti devono risultare perfettamente allineati, simmetrici e ordinati secondo una precisa logica
- Superstizione: l’esito degli eventi è collegato al compimento di certi rituali, alla visione di certi oggetti e/o colori, al suono di determinati rumori
- Pensieri tabù: il contenuto delle ossessioni è spesso a sfondo religioso, sociale o sessuale.
Cure e rimedi
Le linee guida internazionali indicano i trattamenti più efficaci nella terapia farmacologica (generalmente con farmaci antidepressivi) e nella terapia psicologica (di tipo cognitivo-comportamentale).
La terapia cognitivo-comportamentale è finalizzata a breve termine a ridurre la quantità e la frequenza dei sintomi e, più a lungo termine, a rendere il soggetto meno vulnerabile ai temi e ai meccanismi cognitivi che hanno contribuito al disturbo ossessivo-compulsivo (DOC).
Le percentuali di guarigione registrate in letteratura variano tra il 50 e l’85%.