Non sempre ne siamo consapevoli, ma l’alimentazione segue una via legata alle emozioni. Il gusto e la vista di cibo gradito conducono ad un maggiore benessere e preparano lo stomaco ad una buona digestione.
Queste considerazioni dimostrano il legame che c’è tra cibo ed emozioni, che nel corpo corrisponde all’asse intestino-cervello.
Chi è particolarmente attento, avrà notato che un’alimentazione legata alle sensazioni non sempre è sbagliata. Se abbiamo carenze a livello fisico, siamo invogliati ad assumere alcuni tipi di frutta e verdura per reintegrare vitamine o minerali o eliminare la troppa acidità.
Per esempio, lattobacilli, bifidobatteri, saccharomyces sono presenti nei latticini, nel pane e nella pizza. Sono importanti per il sistema immunitario, nella produzione di succhi gastrici, nella percezione della sazietà.
Ma l’istinto non sempre è infallibile: a volte porta anche a scegliere il famoso “junk food”, cibo spazzatura, perché è più gustoso, facile da trovare al supermercato. O perché spesso non si ha voglia o tempo di dedicarsi alla cucina.
E’ anche importante capire cosa si nasconde dietro la necessità, a volte irresistibile, di mangiare solo cibo goloso.
E’ qui che il legame cibo ed emozioni si fa insidioso: spesso infatti ci abbuffiamo per nascondere un disagio. Il cibo si trasforma in mezzo per procurare piacere personale e per soddisfare bisogni e carenze.
L’eliminazione di ciò che procura piacere però non sempre è la soluzione migliore perchè può causare un effetto rimbalzo da carenza.
Ad esempio, lo zucchero sembrerebbe aiutare in caso di abbassamento dell’umore, in realtà è un effetto del tutto temporaneo e che può creare dipendenza, come la caffeina o l’alcol. Un bicchiere di vino rosso ai pasti è anche fonte di sostanze antiossidanti, quindi sarebbe bene né eliminarlo né eccedere.
Per contribuire alla riduzione di stanchezza e affaticamento, così come in casi di calo dell’umore e della concentrazione, è bene evitare l’eccesso di cibo. Esistono ad esempio piante adattogene e toniche, come ginseng, rodiola, eleuterococco, molto utili se assunti nel modo corretto.
Non dimentichiamo che la parola dieta significa “modo di vivere”. Noi spesso invece la associamo ad un anonimo petto di pollo accompagnato ad un’insalata scondita, niente di più triste per il nostro cervello.
Con un minimo di sforzo e di ricerca, il segreto è trovare nelle proprie abitudini il giusto mix tra cibi che fanno bene alla salute e cibi che gratificano le emozioni.
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